Non fu facile trovare il denaro per le visite e per i biglietti del treno, dovevo percorrere 300 chilometri per partecipare agli appuntamenti. Non potevo chiederli ai miei genitori senza fornir loro una spiegazione credibile, così li racimolavo con il mio lavoro nei fine settimana e con quello che ottenevo dalla borsa di studio. Per me quel denaro, in quel momento, era una piccola fortuna, ma pensavo che ne valesse la pena se mi avesse aiutato a concludere la mia battaglia personale.
Così mi consigliò di non dire nulla, e che inoltre non avrei dovuto avere rapporti sessuali con altri uomini. Alla fine mi diede l’indirizzo di “Exodus International” dicendomi che loro potevano aiutarmi. Stavo per affrontare uno dei momenti più difficili della mia vita, mettermi di fronte alle persone che amavo e dire loro qualcosa che pensavo non avrebbero potuto comprendere. Ma quest’uomo non gli importava niente, la sua terapia è stata un fallimento, e quello che provavo io non era affar suo.